Parte da Diego Antl la stagione del Rugby Verona, subito nominato capitano dall’esperto coach sudafricano Hugh Reece Edwards in occasione della prima uscita ufficiale, lo spareggio di Coppa Italia.
Mediano d’apertura, centro o estremo, Diego è un leader in campo e fuori, l’elemento perfetto per guidare la crescita di una squadra giovane e di talento, ma anche un giocatore in grado di fare sempre la differenza. Un arma in più per gli antracite, che ha già conquistato la fiducia del Payanini Center.
Campione d’Italia con il Rugby Rovigo, per anni punto fermo della Nazionale Olimpica, l’Italia 7’s, Diego Antl ha scelto Verona tra numerose proposte, per il progetto sportivo e tecnico. Per le prossime stagioni avrà infatti anche un ruolo ufficiale da allenatore all’interno dell’Academy del club, secondo quella filosofia che vede i giocatori della prima squadra sempre già impegnati nelle attività del rugby di base.
«Riteniamo importante che i nostri giovani rugbisti crescano a contatto con i loro modelli, confrontandosi con loro quotidianamente sia dal punto di vista tecnico che umano. Questa vicinanza è utile per tutte le parti in causa: i bambini imparano direttamente dai loro beniamini, i giocatori acquistano una prospettiva diversa, quella del coach, che possono portare sul campo, mentre l’intero club si trova più unito e coeso» ha illustrato ad inizio stagione la presidente Raffaella Vittadello in una lettera aperta a tutti i tesserati.
Un progetto che vedrà in Diego Antl un punto di forza anche dal punto di vista tecnico, oltre ad essere un giocatore tra i migliori della Serie A Elite, Antl ha infatti maturato già una lunga esperienza lavorando a livello Under 18 e seniores, iniziando da tempo quel percorso che lo porterà presto ad essere un grande allenatore. Un passaggio fisiologico, viste le sue competenze, l’attitudine e la conoscenza del gioco dimostrata ogni giorno, ma che dovrà attendere ancora qualche stagione, tanta è ancora la voglia e tanti sono ancora i risultati da raggiunger sul campo. Non a caso Zane Ansel lo ha scelto per costruire una squadra in linea con una chiara visione: alzare il livello di «una squadra giovane, con tanti giocatori “fatti in casa”, cresciuti all’interno della nostra accademia, e alcuni elementi di maggior esperienza nei ruoli chiave».
Nato l’8 febbraio 1990 a Mar del Plata (Argentina), Diego ha iniziato a giocare a rugby a 4 anni al Pueyrredon Rugby Club, a 7 anni si sposta al Bigua Rugby Club mentre a 15 anni entra a far parte del Comercial Rugby Club, squadra che lo fa esordire a livello seniores nel campionato provinciale URMDP. Dai 19 ai 22 anni sale di livello disputando il campionato URBA con il La Plata Rugby Club prima di iniziare la sua carriera all’estero, più precisamente in Italia, vestendo le maglie di Brescia Rugby e Piacenza Rugby in Serie A e quelle della Lazio Rugby 1927 e della Rugby Rovigo Delta in Top10. Con i Bersaglieri vince la Coppa Italia 2020 e lo Scudetto 2021. Passa poi a Reggio Emilia con il Valorugby segnando tre mete e facendo registrare un altissimo minutaggio pari a 1049 minuti, prima del trasferimento al HBS Colorno, dove si è confermato un elemento chiave dell’ambiziosa formazione biancorossa nelle ultime due stagioni.
«Conosco Verona dalla Serie A, la ho sempre reputata una bellissima realtà, con alle spalle una società solida che punta in alto. Ho anche percepito un grande affiatamento nel gruppo squadra che per me è un elemento molto importante — racconta Diego —. Ho accettato di trasferirmi qui perché mi è stato presentato un progetto concreto, che guarda al futuro con un mio inserimento come allenatore del settore giovanile. Per me sarà importante continuare ad imparare da un allenatore di caratura internazionale come Edwards e lavorare con uno staff di professionisti. E’ il progetto ambizioso, con uno staff preparato, di professionisti, il posto giusto dove mettersi in gioco. Data la mia natura molto competitiva e la qualità della squadra puntiamo in alto, non mi sento arrivato e ho voglia di dimostrare ancora molto sia a livello personale che per il gruppo».
