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ALESSIO GUARDIANO ALLE FIAMME ORO

Roma – Alessio Guardiano, romano di nascita e “figlio d’arte” (il papà era un poliziotto, così come lo zio, attualmente in servizio) lascia la Lazio Rugby 1927 e si aggrega alla rosa delle Fiamme, da “esterno”, in attesa di partecipare al prossimo concorso riservato agli atleti del Gruppo Sportivo Fiamme Oro.

Cresciuto rugbisticamente nel Rugby Frascati, con il quale ha fatto tutta la trafila dalle giovanili fino alla prima squadra, Guardiano è un secondo centro ala di 179cm X 83kg e, grazie all’esperienza maturata negli ultimi tre anni con la Nazionale Seven, è in grado di ricoprire più ruoli nella linea arretrata. Dopo essere passato per CUS Roma, Avezzano e Gran Sasso Rugby in Serie A, nelle ultime due stagioni, ha vestito la maglia della Lazio Rugby 1927, collezionando 35 partite segnando ben 75 punti. Proprio alla Lazio e al presidente biancoceleste Alfredo Biagini vanno i ringraziamenti dell’atleta e del club, per aver facilitato tale passaggio che rappresenta molto per il ragazzo, intenzionato a mettersi in gioco per poter seguire le orme del padre in Polizia.

«Alessio è un ottimo giocatore, che non seguiamo solo da oggi, bensì da molto tempo – ha dichiarato il DS cremisi, Giovanni Massaro – e sono convinto che riuscirà a dare il proprio apporto importante alla nostra squadra sia in campo che fuori: che sia “figlio e nipote d’arte” per noi delle Fiamme è molto importante, poiché sicuramente riuscirà ad inserirsi al meglio in un ambiente che già conosce a livello familiare. Il fatto che abbia sposato il progetto Fiamme Oro venendo da noi come “esterno”, sicuramente gli fa onore e voglio sinceramente ringraziare la Lazio Rugby e il suo presidente, Alfredo Biagini, per aver concesso a questo ragazzo il nulla osta a trasferirsi da noi, per inseguire il suo sogno di diventare un giorno, anche lui, un poliziotto».

«Ho deciso di venire alle Fiamme, anche da esterno – ha detto il nuovo giocatore delle Fiamme, Alessio Guardiano – sia perché mi ha da subito attirato il progetto di questa Società, sia perché un giorno vorrei diventare un poliziotto, così come mio padre e mio zio. Ringrazio per avermi dato questa opportunità il presidente Armando Forgione e sono riconoscente al presidente della Lazio, Alfredo Biagini, per avermi dato la possibilità di inseguire questo sogno, lasciandomi libero di provarci. Ce la metterò tutta per dimostrare a chi mi ha voluto qui di aver fatto una scelta giusta».